AIRI rappresenta il 93% del riso prodotto in Italia

Le industrie associate ricoprono un ruolo di leadership nell’Unione Europea e negli ultimi anni hanno compiuto ingenti investimenti per consolidare la propria rete distributiva innalzando gli standard qualitativi e ambientali. Fino alla fine del secolo scorso vendevamo prodotto semigreggio alle industrie del nord Europa. Oggi arriviamo direttamente al consumatore finale in tutta Europa con il riso lavorato confezionato.

L’Italia è il maggiore produttore di riso nell’Unione Europea

Le nostre industrie, lavorano e collocano sul mercato nazionale e comunitario quasi esclusivamente riso italiano. L’Unione Europea consuma (quasi 3 milioni) di tonnellate di riso all’anno, di cui un terzo è riso italiano.

Il nostro paese consuma solo il 40% della propria produzione

Oggi l’Unione Europea produce meno riso di quanto ne desideri consumare. Le industrie nazionali, al fine di incrementare i consumi di riso italiano e conquistare nuovi mercati, hanno bisogno di una importante disponibilità di materia prima e per questo AIRI è sempre al fianco dei risicoltori nel difendere gli interessi del settore.

In Italia mangiamo solo riso italiano

Persino il sushi è fatto con le nostre varietà di riso tondo, molto apprezzate dagli chef giapponesi. Di tutto il riso che lavoriamo e commercializziamo nel mondo, solamente l’8% viene dall’estero: importiamo varietà etniche di pregio, che nascono e crescono in condizioni climatiche particolari, come il Basmati dall’India e dal Pakistan, per soddisfare tutte le esigenze di consumo e della seconda trasformazione nei vari Paesi europei.

La lavorazione del riso non crea sprechi

Nella lavorazione del riso, non esistono scarti di produzione. Per esempio, la lolla, che avvolge e protegge il chicco di riso, viene utilizzata per produrre energia elettrica. La grana verde e la pula vengono utilizzate nella preparazione dei mangimi animali. Dalle rotture, si può ricavare la farina di riso. Dalla gemma di riso, si ottiene l’olio.

Il riso, alimento versatile

Nell’Unione Europea, ogni cittadino consuma in media 6 kg di riso all’anno, di cui circa 1,5 kg in prodotti derivati. D’abitudine, associamo il riso alla preparazione di piatti tipici, come il risotto o le insalate di riso. In altre culture, il riso è un alimento da contorno che accompagna ogni pasto della giornata. Ma non è tutto; basti pensare ai fiocchi di riso o al riso soffiato per la colazione. Alle gallette, o alla farina di riso, che stanno alla base di una dieta salubre e sono prodotti fondamentali per chi soffre di intolleranze alimentari.