Pavia, Aprile 2022
Collocamento da record e prezzi in aumento mettono in ginocchio l’offerta di riso italiano.
La disponibilità residua di risone nazionale rilevata dall’Ente Nazionale Risi è la più bassa delle ultime dieci campagne e la crisi economica mette a rischio la sostenibilità del settore risiero.
Con i quantitativi già collocati nell’attuale campagna di commercializzazione, il riso italiano non sarà sufficiente a soddisfare la domanda in aumento. Ciò significa che già nelle prossime settimane l’industria non sarà in grado di garantire la fornitura di riso italiano, ossia di un prodotto caratterizzato da specifiche qualità e destinazioni d’uso. Oltre a ciò, il perdurante stato di siccità e le difficoltà connesse alla gestione idrica nella zona risicola, potrebbero incidere fortemente sulla produzione di risone nazionale per l’anno a venire, rendendo impossibile rispondere adeguatamente ai consumi in aumento (+25% Italia e +10% Europa negli ultimi dieci anni), ulteriormente trascinati dalla pandemia prima e dal conflitto in Ucraina poi.
In questa situazione, già di per sé molto difficile, l’industria sta fronteggiando:
Il perdurare dell’aumento dei costi a cui si aggiunge anche il rischio concreto di non riuscire a soddisfare la richiesta di riso italiano già a partire dalle prossime settimane rende la situazione non più sostenibile.
[1] Fonti: per energia e gas stime tratte da ARERA che possono variare in funzione dei piani tariffari, per il petrolio elaborazione del Sole 24 ore su fonte Borsa Italiana e mercati internazionali.