Il Consiglio di Presidenza dell’AIRI, ormai come consuetudine, ha valutato il fabbisogno dell’industria risiera italiana per la campagna di commercializzazione 2022/23, formulando le indicazioni di semina per il mondo agricolo.
Evitando di considerare il forte aumento dei consumi determinatosi nella campagna 2019/20 per effetto della pandemia che ha spinto i consumatori verso un accaparramento di prodotti alimentari a lunga conservazione, l’ultima campagna conferma la tendenza all’aumento dei consumi dell’ultimo decennio, nell’ordine del 10% nell’Unione Europea e in Italia addirittura superiore al 20%.
Questo aumento dei consumi, le cui cause sono strutturali e non occasionali, hanno portato il Consiglio dell’AIRI a valutare che questo trend possa continuare.
Il riso è un prodotto rispondente alla dieta sempre più salutistica dei consumatori, ricco di carboidrati, povero di grassi e con un contenuto proteico di qualità. L’innalzamento dell’età media dei consumatori, che preferisce alimenti facilmente digeribili, e il crescente numero di soggetti intolleranti al glutine sono cause di aumento del consumo.
Parallelamente i consumi sono spinti anche
Analizzando il trend dei consumi degli ultimi 10 anni, varietà per varietà, AIRI conferma quest’anno la necessità di puntare all’obiettivo di 250.000 ha, una superficie vicina a quanto peraltro già raggiunto nel 2010, proponendo un aumento di 22.000 ettari rispetto alle semine 2021. Nell’immagine il dettaglio delle indicazioni AIRI per il 2022.